Storia della Compagnia |
In questo piccolo episodio sono già presenti tutti gli ingredienti di una "bella storia", che va avanti da 40 anni, ininterrottamente. Pino Danieli ed Ernesto Ollino, ecco i nomi dei due amici. Pinucio, un alpino doc, uno che ha vissuto il dramma della guerra e della prigionia, ma proprio perché conosce così a fondo la sofferenza, sa il valore dell'allegria e del sorriso. Ernesto era una di quelle rare persone, toccate da una grazia speciale, quella di comunicare gioia alla gente: non esiste un dono più bello, non esiste una forma d'amore per il prossimo più vera e più necessaria. 1 primi risultati sono incoraggianti e la Compagnia trova immediatamente dei fondamentali alleati:Vanoli, la "mama" Martinetto e tutti i capigruppo che si sono succeduti hanno sostenuto con convinzione la Compagnia, considerandola parte integrante del Gruppo, un 'Fiore all'occhiello", in cui i valori alpini si ritrovano presenti e vivi.
L'epicentro di questo terremoto di bene e di allegria è stato lui, Ernesto Ollino. La "bella storia" non vuole finire, soprattutto oggi, quando le parole come amicizia, allegria e solidarietà sembrano polverose. Abbiamo imparato il "passo alpino", lento e cadenzato, che ci ha permesso di arrivare fin qui, portando nei nostri cuori il ricordo indelebile di quanti ci hanno accompagnato in questa piccola-grande avventura. Non c'è però tanto tempo per fermarci e autocompiacerci: altro cammino ci aspetta, altre commedie, altri applausi, altra gente a cui regalare un sorriso. Insieme come sempre, allegri come sempre, amici per sempre. |